venerdì 14 novembre 2014

La lunga strada verso il Tor

Da quando la Morrigan mi scelse, ed ancor prima, da quando, avida lettrice di Fantasy e Mitologia, mi crogiolavo con le storie di Artù e dei misteri di Avalon, ho sognato di salire sul Tor.
Sembrava uno di quei tanti "farò" che costellano la mia vita e rimangono nel limbo dei buoni propositi irrealizzabili, ed invece...
Per una strana congiuntura astrale ho avuto l'improvvisa possibilità di fare un breve viaggio nel sud dell'Inghilterra e nel giro di tre giorni dalla progettazione mi sono ritrovata oltremanica, un po' spaesata ed incredula, ma pronta ad approfittare dell'occasione!
Il tempo era breve, non più di un giorno da dedicare a Glastonbury, compresa andata e ritorno da Bristol, mia base britannica.
Della cittadina, ovviamente, ho visto pochissimo, benché mi sia sembrata deliziosa, soprattutto per la favolosa sensazione, camminando tra negozi di talismani, pietre ed oggetti da altare, circondata da fricchettoni d'ogni genere, di essere totalmente normale!
Ovviamente la prima tappa è stato il Tor, un po' per la distanza, un po' perché non potevamo certo permetterci che facesse buio! Eh, sì, la salita è lunga e si snoda per viottoli di campagna, per non parlare del fatto che ci si inerpica per un sentierino dalla notevolissima pendenza che non è il caso di fare al buio, almeno non se non lo si conosce e non si è abituati alla campagna.

Il fato ha voluto regalarci l'unica giornata di sole in una settimana sferzata da vento e pioggia e per questo sarò sempre grata agli Dei, un po' meno per la mota accumulata, ma si sa, non si può avere tutto!!
Sia come sia abbiamo subito trovato quello che veniva definito il percorso per il pellegrinaggio al Tor e ci siamo avventurati per la grassa e verde campagna, ricca di boschi, capre e scoiattoli
(molto Spada nella Roccia di Disneyana memoria, osservando attentamente la foto i più scafati potranno vedere uno dei coduti esseri... Meglio non sono riuscita a fare!)


Appena iniziata la camminata ho pensato che magari fosse un problema di prospettiva vedere la torre così distante... non proprio!
Per raggiungere la meta dal centro del paese c'è voluta quasi un'ora (passeggiando amenamente, recitando i sette nomi e fotografando praticamente ogni cosa) ed il fiatone della salita si faceva sentire, ma una volta giunta in cima, oh, la meraviglia!
Mozzafiato!
Campi e prati e boschi che si stendevano sotto di noi, Il centro con i suoi pinnacoli e campanili svettanti e l'indomita energia che sembrava sommergerci.

E' stata un'esperienza talmente emozionante e splendida che, dopo aver goduto della bellezza e dell'ispirazione data da quel luogo, non volevo più scendere. Soprattutto dopo aver beneficiato del segno della benedizione e dell'apprezzamento divino, nel caso specifico due splendidi corvi che hanno voluto accompagnarmi durante le mie preghiere alla Grande Regina.






















Ma tutto ha un termine e finito il raccoglimento e la preghiera abbiamo iniziato la discesa dirigendoci al "pozzo del Calice".
La zona delle fonti è stata trasformata in un bel giardino, molto curato, in cui si può pregare e meditare con tranquillità. Ovviamente tutta questa cura presuppone che la visita sia a pagamento (4£).























Un ultimo sguardo alla collina dalla pace di questi luoghi e poi di nuovo nella mischia!
Tappa finale i negozietti, tanti, turistici, da guardare con cura, ma sfortunatamente il mio tempo era talmente poco da dover perfino saltare la visita dell'abbazia (complice il fatto che anche qui si pagava).
Beh, vorrà dire che dovrò tornare!

2 commenti:

  1. non è così comune sentirti normali perché c'è altra gente più stramba di te :) <3

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  2. Più che altro sentirsi perfettamente adeguati al contesto e risolutamente non sopra le righe... Questa sì che è stata una incredibile novità! ;) :D

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